Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa chiedono al Governo di realizzare un intervento di politica economica espansivo che, pur attento alla necessaria quadratura del cerchio dei conti pubblici, sia in grado di superare i vincoli che
limitano la capacità di crescita del nostro Paese, favorendo la crescita dell’occupazione e la ripresa degli investimenti, a partire da quelli pubblici.
Le attuali gravi carenze degli organici si ripercuotono sulla efficienza
e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni e sulla capacità di gestione ed efficacia di beni e servizi pubblici primari ed essenziali per la vita di cittadini ed imprese, come la sanità, la previdenza, l’istruzione,
la giustizia, la difesa, i presidi della legalità, fiscali ed in materia di salute e sicurezza del lavoro, la tutela del mare e del territorio, i servizi pubblici erogati a livello locale, solo per citare alcuni esempi di ciò
che le pubbliche amministrazioni fanno ogni giorno.
Il Governo deve fare molto di più sugli investimenti pubblici, fondamentali per ammodernare gli asset infrastrutturali del nostro Paese, per migliorare e rendere più
efficienti i servizi erogati, per ridurre i divari fra il Nord ed il Sud del Paese e per sostenere la capacità competitiva del nostro sistema economico. Si deve avere il coraggio di rivedere le scelte di esternalizzazione che
hanno indebolito la capacità di programmazione, di efficienza e di controllo delle pubbliche amministrazioni su beni e servizi pubblici strategici ed essenziali per il Paese. Un reale processo di razionalizzazione della spesa
pubblica dovrà portare anche ad affrontare il fenomeno delle consulenze: il Governo potrà verificare il costo enorme sopportato finora che ha sottratto risorse pubbliche utilizzate con criteri discrezionali.
FP Cgil,
Cisl FP, Uil Fpl e Uil Pa chiedono che il Governo rafforzi l’impegno della manovra di bilancio a sostegno del lavoro pubblico e a favore della modernizzazione e del miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi
pubblici, attraverso:
L’adozione di un piano di assunzioni straordinario, coordinato da una cabina di regia costituita da una commissione paritetica, che risponda ai gravi problemi di carenza degli organici,
completando i processi di stabilizzazione e valorizzando la professionalità, la conoscenza e la competenza dei lavoratori e delle lavoratrici già in servizio;